L'elenco ideale
Vorrei spiegare a tutte le donne che odiano il calcio cosa si perdono:
Una o più volte la settimana in compagnia di migliaia di uomini.
L’occasione di sapere sempre come attaccare bottone con l’altro sesso.
Le coccole degli amici, per cui una tifosa rappresenta una sana alternativa alla pizza delivery la sera della partita.
Potersi togliere lo sfizio di dare buca a lui perché “c’è la partita”.
Saper di cosa parlare con i colleghi il lunedì.
Poter parlare di fuorigioco senza fare del cabaret.
Parità al 100%: allo stadio conta la maglia che si indossa, non il sesso a cui si appartiene.
90° minuto (o il nuovo Serie A) non sarà più un’ora e mezza da dimenticare.
Molti viaggi in Italia e forse pure in Europa.
Se lui parla tutta la sera di marcamento a zona, non bisogna scolarsi due bottiglie di Lucano.
Le proprie gambe non saranno più un problema,
conteranno solo quelle di Totti (o di chi per lui).
L’essere considerata da mezza popolazione
come la donna ideale.
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